LA MIA MAMA AFRICA (Decennale 2015)

Dieci anni ( 10 ) … Due cifre che prese separatamente ci parlano di un nuovo inizio…
Numero “ UNO ”   ( 1 ) : LE RADICI

Numero “ ZERO ” ( 0 ) : LA TERRA FERTILE
Sudore, affanno, fiato corto, flusso continuo di pensieri, incontri fugaci, occhi negli occhi, confusione linguistica, adrenalina, moto perpetuo, Pinball, ritardo, soluzioni, confronti, sorpresa, illusione, realtà, sogno, distanza, prossimità, incomprensione, empatia… 

…E ancora vitalità, magia, sacrificio, festa, grasse risate, lacrime, obiettivi, miraggi, disillusioni, conferme, abbracci muti, sfoghi, grida…colori, sapori, odori, suoni, silenzi, ferite, acido lattico, informazioni, racconti, frasi fatte, pensieri, ça va, ricordi, nostalgia, consapevolezza, paura, disattenzione, azzardo, immaginazione, bocca aperta, incredulità, ammirazione, rispetto, umiltà, esagerazione, inconsapevolezza, ça va sans dir, indigestione di emozioni, wontanara, “tanta roba”, disgusto, salti di gioia, docce fredde, la cucina che quest’anno quando trovi da mangiare è sempre varia e buonissima…
 – Numero “UNO”: Le Radici
Un albero non avrà mai una chioma ampia e rigogliosa se privo di radici forti e altrettanto voluminose… Sarebbe un arbusto in balia del vento, o di una pioggia battente o del caldo secco insistente… 

Senza radici robuste e sufficientemente ramificate nulla in superficie potrebbe reggere sensibili cambiamenti o repentini sconvolgimenti…
 – Numero “ZERO” : La Terra Fertile
Anno dopo anno il terreno è in grado di rigenerarsi, di arricchirsi… 

E’ possibile assecondare questo processo, favorirlo e stimolarlo; rispettando i tempi della natura o scegliendo e alternando le colture …

Una terra fertile è il luogo migliore dove pensare di seminare e crescere qualsiasi cosa, un obbiettivo primario se si vuole guardare lontano.

MAMA AFRICA MEETING 2015
Quest’anno come ogni anno è successo qualcosa di nuovo, di stimolante, di inaspettato, di eccitante ed emotivamente intenso e difficile da gestire. Ogni anno sembra impossibile pensare che il successivo possa nascondere ancora qualcosa di così forte, invece…
 – ALBA…
Quando le prime voci del mattino cominciano ad animare MAM, il suono dei tamburi è solo un eco che arriva dalla notte, il sole è ancora un tiepido saluto avvolgente… 

Piano piano si cominciano a vedere le prime persone uscire dalle tende, sorprese da saluti energici di chi è già al lavoro… 

Sguardi persi che si incontrano e si incoraggiano a vicenda, che è solo martedì… 

Ma la fatica svanisce all’avvicinarsi dell’ora dei tamtam, in grado di scuotere le riserve di adrenalina ed energia positiva… Da quel momento non esistono orari se non la scansione dei corsi…da quel momento sono la musica e la danza a dettare i tempi e modellare le emozioni, fino al crepuscolo … 

Ed è proprio il crepuscolo che apre le porte dell’immaginario…cosa succederà dopo? 
Vedere trecento persone alle due di notte (dopo una giornata di studio e con la sveglia a poche ore) che ballano all’unisono sulle note di balafon e barà, in un villaggio della Lunigiana nel 2015, è qualcosa di incredibilmente forte, un messaggio chiaro, inequivocabile, diretto… 
 – “NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO” (titolo della decima edizione)
… abbiamo tra le mani la possibilità di dire qualcosa di importante, semplicemente dobbiamo assumercene la responsabilità…
Quest’anno siamo riusciti a fare dei passi avanti per risolvere problemi grossi venuti fuori con evidenza nell’edizione 2014 (controllo area tende e caos mercatino, ristorante e raccolta dei rifiuti, …) ma siamo consapevoli che è solo un primo approccio e la strada è ancora lunga. 

Ci siamo ritrovati con grosse difficoltà per far partire la macchina MAM (siamo ancora un motore diesel, che ha bisogno di scaldarsi) ma grazie agli ingranaggi collaudati (e a fondamentali innovazioni organizzative) superato l’affanno del lunedì tutto è andato liscio (salvo intoppi “congeniti” ad una organizzazione così complessa)… 

Restano grossi macigni da spostare (alcuni teoricamente fino a metà giugno non esistevano – docce calde e un paio di pavimentazioni scandalose di sale di danza – fino alla comunicazione dell’inagibilità del palazzetto dello sport appena inaugurato) e zone d’ombra estremamente importanti da illuminare (che si erano già individuate e che purtroppo non hanno ricevuto la giusta attenzione, o per le quali le soluzioni trovate non sono state sufficienti – vedi disequilibrio tra tranquillità dei primi tre giorni e caos le ultime sere, in cui l’affluenza esterna è massiccia e spesso poco compatibile)…
Riuscire ad andare oltre a queste questioni spinose è la vera sfida che dovremo affrontare, e lo potremo fare solo vedendo questa edizione come un punto di arrivo, costruendo la prossima come un nuovo inizio…
Come possiamo fare in modo che MAM sia al riparo dai rischi di massificazione, che sia un luogo in cui chi non ha interesse a farne parte semplicemente non ci venga, un luogo in cui si possa dire (e sentire) di non avere paura, un luogo in cui i bambini possano continuare a girare senza che i genitori vadano in apprensione ?

Come possiamo proteggere questo microcosmo e allo stesso tempo fare in modo che sia MAM un momento di apertura all’esterno, di condivisione delle esperienze con chi da questo mondo non è attratto e incuriosito? 
Sarà fondamentale rivedere alcune dinamiche organizzative, aprire alcuni ambiti alle collaborazioni “esterne”, coinvolgere nuove figure anche in aspetti basilari dove l’esperienza è fondamentale…
Quest’anno credo possa essere stato per molti un MAM particolare, sicuramente bellissimo per tutt@, ma per decine o centinaia di motivazioni diverse, tutte più o meno personali nella forza emotiva, nell’implicazione (!), nel coinvolgimento personale…

“IMPLICATION” (Coinvolgimento)
Il termine francese “Implication” (coinvolgimento) racchiude quest’anno il più ampio spettro di sensazioni che si sono respirate a MAM … 

Siamo tutt@ coinvolti nel generare questa magia, siamo tutt@ parte della magia che nasce, siamo tutt@ consapevoli dell’importanza di vivere ancora questa magia… 

Lo siamo in modo diverso ma quest’anno è successo qualcosa, una magia nella magia, o il semplice scorrere delle cose…
Mama Africa è un microcosmo fatto di tante anime che si fondono in uno splendido quadro, ricco di colori e forme affascinanti, in grado di cullare i nostri sogni e generarne altri da poter cullare…

Un quadro complesso nella sua varietà, una bellezza che si regge su equilibri sottili ma dalle radici solide…

Colori che si mescolano poggiandosi su complicate linee a china…
Siamo coinvolti in maniera diversa proprio nel prendere parte al disegno, nel decidere prima di tutto se esserne fruitori o autori, se giocare di colore o “implicarsi” nella stesura delle linee a china …
Artisti, volontari, allievi, organizzazione in genere (ma anche territorio e “vicini di casa”) … 

Abbiamo tutt@ avuto davanti agli occhi quale occasione incredibile è Mama Africa Meeting … 

Abbiamo tutt@ preso coscienza dell’importanza di Mama Africa Meeting, del suo potenziale ancora inespresso di laboratorio interculturale in primis e (per la cultura dell’Africa dell’Ovest in particolare) di eccezionale momento di confronto intorno al movimento internazionale artistico Ovest Africano (che a MAM si sta bene, in bella compagnia, si ride e ci si diverte di brutto, lo sapevamo già 🙂 ).
Il vero passaggio fondamentale che ognuno dovrà fare (a qualsiasi livello di “implicazione”) è quello del decidere se le parole hanno un senso compiuto nella realtà oppure se si tratta (scusate la citazione, “Gli Intoccabili”) di “chiacchere e distintivo”, di frasi fatte ,ad effetto, adatte al contesto ma assolutamente non sentite, fasulle o semplicemente “di circostanza”. 

Mama Africa Meeting ha bisogno di VERITA’ , ha bisogno di essere riconosciuta come luogo altro in cui la realtà si modella sui sogni e non viceversa, luogo in cui ci si mette a disposizione dell’altro con la consapevolezza che i frutti saranno per tutt@…
Vedere ragazze, che hanno investito magari 300 euro in corsi e permanenza, farsi in quattro nel tempo libero per aiutare a chiudere le falle organizzative senza chiedere nulla in cambio e con il sorriso sincero e coinvolgente, è una delle cose più belle che sono capitate quest’anno (e non solo 🙂 )… Questa è “implication”, ancora più importante nel suo attuarsi perché spontanea…
 – “IMPLICATION” – SPONTANEITA’
Forse uno degli errori (reiterato), che ha rischiato (col senno di ora) negli anni di compromettere l’equilibrio di MAM, è stato proprio lasciare alla spontaneità la decisione di “implicarsi” nella costruzione e attuazione della settimana “x”… 

Si è pensato (sbagliando) che fosse esplicita la nostra apertura al “volontariato organizzativo” : negli anni figure ora fondamentali (per competenze e sguardo a 360°) si sono proposte spontaneamente, ma è anche vero che dopo la sesta edizione MAM ha fatto grossi cambiamenti, portando in secondo piano l’evidenza di cui sopra…

Ora è il momento di rendere nuovamente esplicita questa nostra apertura all’inclusione (viceversa ci deve essere la consapevolezza che si tratta di un impegno grosso a cui si deve essere pronti e in grado di rispondere, con momenti in cui non ci sono altre priorità se non MAM – ovviamente nel limite della propria sopravvivenza 🙂 ).

Avremmo, insomma, dovuto fare prima quello che faremo per il 2016 (e abbiamo già iniziato a fare quest’anno) : aprire propositivamente, a chi “sente” MAM, le porte del “laboratorio di pittura”, spingendo verso l’uso delle linee a china e (poi) del colore… con la consapevolezza che l’esperienza è fondamentale ma è solo condividendola con chi ha la stessa passione (verso MAM e tutto quello che racchiude) che ci si può rinnovare rispettando se stessi, che si può superare un ostacolo senza avere il timore di non farcela…
Possiamo decidere insieme se coinvolgerci in MAM a tal punto da sentirla nostra nelle sue ragioni più profonde, mettendoci definitivamente in gioco, prendendola tra le mani per proteggerla…

Lo possiamo fare spontaneamente (nella vita quotidiana del festival, smettendo, ad esempio, di delegare allo staff le cose basilari come raccogliere rifiuti e metterli nei cassonetti o girare la testa dall’altra parte se si assiste a qualcosa di spiacevole,…) o mettendo a disposizione di tutti le proprie competenze, o rispondendo a quelle che saranno esplicite richieste da parte dell’organizzazione volte a colmare lacune specifiche…
…E per rendere ancora più esplicita e soprattutto “credibile” questa richiesta di “implication” è necessario che scompaiano il più possibile le personificazioni… 

Vedere MAM come espressione primaria di qualche persona in particolare (vedi ad es. Cico !! …) rischia di accecare gli sguardi di chi non si trova in sintonia con (o non si fida delle parole di) quella persona (oltre che essere un FALSO STORICO!!!)… 

MAM ha bisogno di sintesi (e quindi qualcuno che tiri le fila), ma la realtà dei fatti ci impone questo cambiamento (per il bene di MAM) … 

Troppe sono le voci dissonanti, che sparlano di MAM per ragioni legate alle persone (e che, ad esempio, non credono al nostro volontariato, pensando che MAM sia una “fabbrica-soldi-per-pochi” )… 

Non possiamo vanificare i sacrifici di tanti per queste stupide ragioni…
Per quel che mi riguarda, mi rendo conto di non avere aiutato a NON personificare… 

Sicuramente per ruolo, ma anche per mancanza di lucidità (dovuta alla stanchezza e ai tempi troppo compressi, che non mi lasciano la tranquillità di riflettere a fondo prima di prendere parola da un microfono), mi trovo ad essere individuato ancora come l’artefice di tutto… 

…Un altro campanello di allarme in ottica di salvaguardia di MAM… 
Deresponsabilizzarmi mi permetterebbe di lavorare con più attenzione e profondità, mettendo al riparo dal rischio di superficialità, scarsa professionalità, pressapochismo o autoreferenzialismo, MAM.
Siamo di fronte ad un bivio, abbiamo radici forti e terra fertile…

…Ora dobbiamo fare in modo che tutto possa avere inizo…

RINGRAZIAMENTI 
Quest’anno saremmo crollati – nella gestione dell’ambito organizzazione corsi – se non ci fossero stati (con la grinta, la competenza e la passione che ci hanno messo) i ragazzi di DESTINATION WEST AFRICA di Roma !!!! Sono convinto che da questo naturale incontro possano nascere solo grandi positività per MAM !!!!
Un grandissimo inchino di fronte all’artefice (che lavora nell’ombra) della parte software del sito e del programma iscrizioni e gestionale di segreteria (Super Marco Cattani !!!), a chi dedica ore ai vari test pre-apertura iscrizioni (Chiara e c.), a chi ci ha tolto le patate bollenti delle traduzioni in tre lingue (e qui si parla di un grande team europeo, dalla Svizzera alla Francia all’Italia).
Grazie a Vilmo e alla Protezione Civile di Villafranca che ormai da tre anni ci supporta non solo prestandoci letti e coperte ma aiutandoci fisicamente nell’allestimento e disallestimento oltre che coprendo alcune responsabilità durante la settimana !!!
Grazie a Mariachiara e Giorgio (Arci Regione Toscana e Arci Provinciale Massa Carrara) per il lato amministrativo..
Grazie al megateam di fotografi che ci hanno regalato una prima edizione “social” di MAM.
Grazie ad Aisha, Giovanni e Martina per il ristorante succulento e a chi sempre sorridente ci preparava il caffè alle 7.45 di ogni mattina !!!!
Grazie a Frank, figura sempre più rassicurante !!!
Grazie al semprefondamentale Dudu, al suo reggae ricaricabatterie !!!!
Grazie a Filippo, Gaetano, Gigi, Leonardo…in rappresentanza di un grandissimo gruppone di volontari più o meno giovani che hanno garantito al colore di attecchire sulla tela !!!
Grazie all’Amministrazione Comunale che ci ha aiutato negli alloggi degli artisti (grazie Alice) e nel concederci il lusso delle due di notte tutta la settimana (abbiamo sforato in un paio di occasioni, ce ne scusiamo sinceramente…).
Grazie ad Andrea e Roberta (Guembanara) per quello che stanno facendo !
Grazie a tutti gli artisti, alla loro disponibilità e comprensione, alla loro qualità eccezionale !!!
Grazie a chi ci ha sopportato !
Grazie a Federica Loredan per la sua passione !!
Grazie a chi si accolla il montaggio e lo smontaggio, pochi leoni e leonesse!!
Grazie a Tone, ti voglio bene !!!
Grazie a W A F O W E !!!
Grazie a Maurizio, BaoBab !!!
Grazie al fratellino geniale e instancabile DARIO !!!!
Grazie a Sourakhata e Mamadama, sempre…
Grazie a chi non ho nominato (un sacco di persone, ma i nomi citati rappresentano tutt@) !!!!
All’anno prossimo… Inshallah ! 

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