MUSICA E DANZA COME LINGUAGGI DI INCONTRO
Il modo migliore per affrontare un percorso di “interazione con l’altro” passa attraverso il ridimensionamento ad “individuo” del concetto stesso di “altro”. Ne è un passaggio fondamentale il riconoscimento nell’altro di una persona fatta di specificità e peculiarità con cui confrontarsi nella ricerca di un terreno di scambio dialettico non competitivo. Cercare, quindi, il confronto in un mondo in cui oggettivo e soggettivo (tecnica e gusto) non possono entrare in conflitto perché non sensibilmente influenzabili tra loro.
Mi piacerebbe capire meglio l’ultima frase
Nell’arte la tecnica è oggettiva, il gusto personale e legittimo in quanto legato all’emozione…In questo senso non può nascere conflitto, perchè qualcosa che piace può essere scarso in tecnica e viceversa, ma sono dati di fatto non opinioni che possano entrare in conflitto. A paartire dal dato di fatto ci si può confrontare più liberamente…