Silenzio, un grande silenzio mi riempie il cuore, come sempre dopo ogni edizione di Mama Africa Meeting. Ma il silenzio di quest’anno è fatto di musiche e danze che si fermano per farmi ricordare quanto siano parte di me, per ricordarmi il motivo che mi spinge ogni anno a dedicarmi con passione alla costruzione del festival, scontrandomi con il mondo reale che ha bisogno di conti in ordine e tempi scanditi dall’assurdo imperativo economico…Un silenzio che non è sinonimo di vuoto o di mancanza bensì di riflessione e flusso di pensieri, di emozioni da assaporare e lacrime a cui dare un significato…ho bisogno di questo tipo di silenzio, perché quella di quest’anno è stata l’edizione della maturità (nel senso scolastico del termine) in cui i nodi vengono al pettine e con cui si apre realmente una nuova pagina (e di conseguenza se ne chiude un’altra)…Ma che non per forza ti dà la matematica certezza di essere maturo, con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo…
E’ stata un’edizione veramente faticosa per me (ma non solo per me) e credo di non essere crollato solamente grazie all’energia che aumentava e mi pervadeva di giorno in giorno, dandomi nuovi respiri a cui aggrapparmi e con cui farmi forza…
E’ stata l’edizione della maturità perché siamo diventati definitivamente grandi, europei… L’edizione della maturità perché abbiamo definitivamente compreso che Mama Africa è qualcosa di necessario non solo per noi ma per tutt@ coloro che la vivono, un momento fondamentale nell’anno per ricaricare (svuotandole J ) le batterie di emozioni e ricordi…
E’ stata l’edizione della maturità perché ogni piccolo problema diventava un macigno.. ma un macigno di cui, tutti insieme, si riusciva a deviare il percorso, evitando che ci travolgesse a valanga compromettendo seriamente il “clima” del festival (la mancanza dell’acqua nell’edizione più calda e affollata, il gas finito un mezzogiorno di massima affluenza, le navette per Pontremoli scomparse, un’ora di pioggia che solleva i pavimenti delle sale di danza a cinque giorni dalla fine…)
E’ stata l’edizione della maturità perché ci siamo definitivamente resi conto di quanto possiamo dire nell’ambito degli incontri culturali, creando e consolidando una nuova disciplina (AFRO SWING) o proponendo incontri sonori su cui danzare che sono stati semplicemente fantastici, o, ancora, impostando discussioni che vanno a toccare il profondo di ogni artista, del proprio essere artista o artista-griot, che sfoceranno nelle edizioni future in ulteriori stimoli alla riflessione e al confronto, sempre più importanti per una società che sta dimenticando l’uso della parola, e per un “microcosmo” (quello dei ”nostri” artisti) in cui la parola ancora non riesce a dare significati facilmente comprensibili ai momenti di espressione artistica (che da soli soffrono la mancanza di una traduzione efficace dei significati).
E’ stata l’edizione della maturità perché diversi insegnanti si sono presi la responsabilità dell’aiuto attivo all’organizzazione, decidendo di farne parte come ingranaggio autonomo, assumendosi una responsabilità non facile da gestire dal punto di vista dei rapporti con la comunità degli artisti di Mama Africa…rendendosi conto di quanto gli equilibri siano precari e della necessità di reagire tutti quanti di conseguenza.
E’ stata l’edizione della maturità perché la portata culturale del Meeting è ormai evidente e “nulla può essere più come prima”, grazie alle decine di ragazzi e ragazze che ci hanno affiancato come volontari portando con la loro energia aria nuova nella grande famiglia di Mama Africa.
E’ stata l’edizione della maturità perché alcuni di noi (tra cui io) si sono resi conto di avere bisogno di aiuto per poter continuare il proprio impegno nell’organizzazione, che ci sono ambiti in cui la sola passione ormai non basta più e se non si reagisce nel modo giusto si rischia di perdere la grossa qualità che nonostante tutto ancora ci caratterizza: voler essere una grande famiglia aperta e in continua espansione.
E’ stata l’edizione della maturità perché il contributo di tutt@ è stato evidente nella sua valenza, abbattendo l’idea che ci siano livelli diversi di importanza nella struttura organizzativa .. siamo ad un punto in cui ognuno di noi è veramente fondamentale, con i suoi pregi e i suoi difetti, perché ognuno di noi si è posto in maniera aperta nei confronti degli altri, facendo si che il meeting si potesse plasmare sulle disponibilità di ognuno, valorizzando il positivo di ognuno e celando gli umani lati negativi dietro una forte immagine comune che pervade il festival e lo protegge.
Abbiamo conosciuto e accolto nuovi artisti che hanno inevitabilmente lasciato il segno per la loro professionalità e grandezza umana, contribuendo con la loro disponibilità all’ulteriore salto di qualità del meeting, assecondando le nostre difficoltà con sorrisi disarmanti…perché a loro volta spiazzati dalle centinaia di sorrisi che incontravano camminando per il festival.
Non voglio sottolineare le decine di cose con non sono funzionate, non per sufficienza o sottostima della loro gravità, ma perché non è questo il momento per farlo… Per le correzioni c’è bisogno di mente fredda e serena… e di tanti punti di vista…il mio sarebbe viziato dal ruolo che ricopro e quindi da scelte fatte seguendo un istinto “artistico” e non realmente progettuali e condivise (e ad oggi mi sento di dire che devo ascoltare di più, o imparare a farlo, le persone con cui condivido un percorso da anni e che sono come me appassionate a questo meeting)…
Stiamo tutt@ crescendo insieme a Mama Africa, e la crescita è fatta di errori e ripartenze, e soprattutto è fatta di autocritica… e di sacrosanti punti fermi!
Non posso ringraziare tutt@ per nome ma credo che un nome possa racchiudere tutta Mama Africa Meeting : Maurizio … semplicemente grazie per essere Mama Africa ancora una volta.
Insomma è stata l’edizione della maturità perché finalmente nessuno di noi è importante singolarmente ma perché stiamo veramente diventando una cosa sola : Mama Africa Meeting
CAVOLO E’ STATO DAVVERO BELLO 🙂