Oggi vi racconto una storia…
Una storia leggera ma importante…una storia che parla di paure, pregiudizi, ma anche di accoglienza, parole dolci e riscatto.
Una storia che potrei definire in tanti altri modi: contro il bullismo e le sue radici, per la valorizzazione delle diversità perchè non siano elemento discriminatorio, o anche come vademecum per creare legami forti…
Qui potete ascoltarmi mentre leggo la storia accompagnato dalla dolce melodia Giuseppe Campa il suo ‘ngoni
LAGO BLU
C’era una volta un lago blu.
Il lago blu era in un prato verde.
Nel prato verde del lago blu c’era un albero alto.
Nel lago blu e nel prato verde c’erano tanti animali amici.
L’ape Alina volava sui fiori del prato.
L’elefante Elio faceva la doccia nel lago blu.
L’ippopotamo Igor beveva nel lago blu.
L’orso Omar si lavava i denti nel lago blu.
Il gufo Ugo guardava tutto dall’albero del prato.
Nel prato verde era caduta una mela matura.
Nel lago blu la papera Pina nuotava veloce.
C’era un bel sole e tutti erano felici.
Il baco Bino stava all’ombra dell’erba.
La rana Rosina saltava dal lago al prato.
A un tratto la papera Pina gridò: – chi mi ha morso la coda?
Apparve la testa del mostro Furio. – Sono stato io – disse – perché sono grande e cattivo.
Ugo gli spose: – sì, il tuo viso è grande, ma non è cattivo.
Il topo Tino aggiunse: – tu sei arrabbiato, perché sei sempre solo!
Ugo allora salì su una zattera e andò a dire a Furio di uscire.
Ma Furio si vergognava del suo corpo e disse: – Uscirò solo di notte.
Ma che sciocco! – disse Rosina. – Di notte non possiamo neppure giocare a dadi.
Arrivò la notte, arrivò anche il cane Caio. Tutti aspettavano Furio.
Furio uscì fuori. Aveva una testa grandissima, con il naso a cipolla.
Furio aveva gli occhi piccoli e le orecchie a forma di chiocciola.
Furio aveva cinque denti aguzzi fuori dalle labbra.
Furio aveva un corpo piccolissimo e due piedini minuscoli come quelli di un gatto. Tutti rimasero senza parole.
Furio disse tremando: – Lo so, sono ridicolo! Ho la testa da gigante e i piedini da gatto. Torno a nascondermi.
Ugo rispose a Furio: – La luna ti ha regalato una ghirlanda di luce e sei bellissimo. A noi piaci molto! Torna domani a giocare.
Furio ogni giorno usciva e giocava felice con gli amici del lago e del prato. Anche i pesci giocavano con loro.
Furio e i suoi amici giocarono insieme tutta l’estate. In autunno, quando cominciarono a cadere le foglie, fecero tante gare di corsa sul prato.
D’inverno, sulle montagne cadde la neve e sul lago blu si formò il ghiaccio. Tutti impararono a pattinare e Furio era il più bravo.
Un giorno giocarono anche a hokey. Una squadra era guidata da Ugo e una da Furio. Vinse la squadra di Furio, che felice gridava: – abbiamo vinto!
Avete letto la storia 🙂
…ora esplorate il libro digitale…
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LAGO BLU
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