Ci siamo, i libri ci sono quasi tutti…manca qualche volume di quinta ma il quadro è ormai composto…
Al momento mi trovo a vivere delle “impressioni”, non ancora delineate ma ben abbozzate… Dal punto di vista emotivo posso dire di essere molto positivo…
I tempi quest’anno sembrano essere dalla parte del lavoro non ansiogeno, sono riuscito a preparare “le serie” senza affanno, senza dover stare in magazzino in orari improbabili o decisamente “faticosi” (l’anno passato succedeva spesso di chiudere la macchina carica a mezzanotte…).
Ora è il momento di iniziare ad andare in profondità… Assaporare il più possibile i contenuti dei libri, capirne la struttura ma soprattutto in che modo le idee sono diventate percorsi didattici…
…In un certo senso inizio ad avere voglia di affrontare la sfida di “entrare” nei libri, nella loro proposta didattica…
Ho sempre vissuto il mio lavoro come qualcosa che, sicuramente per rispetto ma anche per timore e ignoranza, dovesse restare al di fuori della didattica di classe… Ho finora apertamente rifiutato (nel presentare i libri) di addentrarmi nei percorsi proposti o nelle scelte metodologiche abbracciate, concentrandomi sul mio ruolo di “mediatore editoriale”.
Il “problema” è che quest’anno mi sono appassionato ad alcune novità (libri di testo), che racchiudono un’idea di scuola che mi emoziona, che mi rende emotivamente partecipe… Insomma… CI CREDO !!!
Sento la necessità di fare un passo più impegnativo ma allo stesso tempo affascinante… Fortunatamente non ho la presunzione di intraprendere questa sfida da esperto di didattica disciplinare (che ovviamente non sono); sicuramente lo farò da appassionato di didattica, cercando il più possibile di individuare quelle caratteristiche, nei miei libri, che siano in grado di raccontare L’IDEA di scuola da cui nascono… Una scuola che accolga, che sia in grado di trovare una strada per tutti, che veda nel rigore scientifico il prerequisito per supportare la qualità della didattica proposta… Una scuola che prima di tutto sia un luogo piacevole da vivere (sia per i bambini che per le insegnanti, ma anche per le bidelle o il personale amministrativo), in cui le dinamiche di relazione siano positive… Una scuola che sia appassionante e stimolante… Perché imparare, insegnare, vivere in un luogo amico è la cura omeopatica migliore che si possa immaginare e la terra più fertile su cui si possa coltivare la crescita di un individuo…
E quindi si studia !!!!! Ho i miei appunti presi alle presentazioni, ho i libri, ho tutto installato sul mac (il Dbook, l’applicazione su cui girano i libri digitali, con tutte le demo installate) e ho a chi chiedere qualche delucidazione (piccolo enigma per chi sa qualcosa che molti non sanno 😉 ).
Buona Pasqua e per piacere non pappatevi l’agnello !!
Bello! Sono contenta.
Inviato da iPad
>